Farò l’albero di Natale.
A ogni ramo, una pallina. Uno a uno, li decorerò con le cose belle della mia vita, le persone che abitano il mio cuore in pianta stabile, non con delle tende da nomadi, ma con robuste casette in legno. Persone che mi accendono di gioia e commozione, chi da sempre, chi da poco tempo.
Quelle con cui tutto è naturale, i silenzi non sono mai d’imbarazzo, ma sono silenzi densi di elettricità, che connette, scalda, alimenta.
Persone che ci si sente una volta all’anno, ma nessuno recrimina, non c’è spazio per rincorrere le colpe di chi è stato più distratto, c’è solo il tempo dell’amicizia, urgente, vero, bello.
Lo decorerò con gli sguardi nuovi, quelli di chi si conosce con la titubanza delle troppe amicizie sbagliate o regalate con leggerezza, ma che inaspettatamente sanno regalarti quel briciolo in più per cui non credevi ci fosse spazio né voglia.
Da ogni ramo, toglierò le persone ingombranti, che non si curano di me, per le quali sono un tramite verso altro. Gli incontri sbagliati, che inquinano la limpidezza dei mattini invernali. Le persone che non vogliono coltivare relazioni vere, ma surrogati di sentimenti.
Lascerò qualche ramo libero, per gli incontri che verranno.
Sarà un bell’albero. Un albero vero.
Chiara Ferraris
– Ortiche di Seta –
Ph: disegno di Simona Carrossino