Febbraio.
Leggero.
Leggero come la neve che scende come morbidi fazzoletti, per diventare uno strato soffice che sembra zucchero filato.
Leggero come i coriandoli che scendono sulla testa, si infilano nei vestiti, rendono l’aria colorata, confusa, impazzita.
Leggero come i buoni propositi dell’anno nuovo, scritti con meticolosità il mese prima e presto dimenticati, scivolati dietro qualche maschera, nascosti sotto qualche gonna ampia, persi in un soffio di stella filante.
Leggero che non ti accorgi che arriva e neppure che passa.
Leggero di chiacchiere, dolci e di bocca, di bugie, innocenti e maliziose, di freddo che si spera vada via, di neve che non molla la presa, di speranze che anche il cuore sia leggero, che sia possibile, ogni tanto, ridere con facilità, a voce alta, senza ritegno, con gli occhi stretti e la pancia che fa male.
Ridere come un bambino sotto una neve di coriandoli.